Se la nozione junghiana di ombra indica principalmente il lato oscuro della nostra personalità, è compito “di una luce trasversale che viaggia su un differente spettro”, illuminare e rendere accessibile, con il proprio linguaggio, quelle zone della nostra mente che sono complementari all’Io cosciente.
Una luce “emessa da un sole anomalo, notturno e buio”, che ci consenta “con amore e sotto la gelida della nostra più sincera volontà”, di trovare il giusto equilibrio, permettendo al sè di realizzare la propria identità.
Il linguaggio di questa “non luce” si esprime tramite i Tarocchi grazie all’utilizzo di immagini, simboli e analogie, capaci di riflettere il mondo sommerso del nostro inconscio. Si tratta di un approccio obliquo a quello della psicanalisi dove, invece di insegnare un codice che sia comprensibile alla coscienza, viene usato direttamente il linguaggio dell’intuizione.
Gli arcani che compongono il Night Sun seguono due flussi fondamentali per rendere più funzionale questo percorso di rivelazione attraverso le immagini.
Il primo flusso è di ricerca. Esso sfrutta rappresentazioni simboliche che traggono ispirazione da diverse culture – sia orientali sia occidentali – da tribalismi, goetia o geometrie sacre, in un discorso di totale nomadismo culturale, al fine di trovare l’immagine pii! efficiente e consona al significato di ogni Arcano.
Per questo motivo per la prima volta la Morte diventa gravida, il Mondo viene rappresentato come il Nataraja della Shiva danzante o la Ruota trova negli esagrammi dell’ I-Ching la sua forma ideale. Per questo stesso motivo possiamo trovare fra le pagine del libro della Papessa una parte della piccola chiave di Salomone dedicata alla Luna – di cui la Papessa è un riflesso – o possiamo vedere nel 7 di denari un collegamento con i 7 Chakra del corpo umano.
Il secondo flusso è olistico/organicistico. Come in un sistema composto da un Sole ed alcuni pianeti che vi orbitano intorno in una stretta relazione di equilibri, qui gli Arcani sono considerati come un’unità, strettamente legati e in comunicazione gli uni con gli altri.
Questa è la ragione per cui, ad esempio, l’uovo che troviamo in gestazione nella Papessa, lo ritroviamo schiuso sul vestito dell’Imperatrice e nel pieno del suo sviluppo sul braccio dell’ Imperatore. Per questo motivo la falce della Morte (detta anche “Arcano senza nome”) rievoca specularmente il bastone del Matto (T “Arcano senza numero”), come un eco che condivide la stessa energia elementare.
Usare il Night Sun Tarot può essere definito come, un “oscuro scrutare”: uno strumento di ricerca che diventa specchio tanto della nostra personalità, quanto di immagini archetipiche e universali, capace di comunicare con un linguaggio che sostituisce immagini, simboli e metafore alle lettere e alle parole cui è abituato l’Io cosciente.
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