“E’ grande chi, colpito dalla sventura, non perde neanche un poco la sapienza, non meno grande è chi, baciato dalla fortuna, non se ne lascia illudere.
Ma è più facile trovare chi ha saputo conservare la sapienza nella sfortuna, che chi non la perse nella buona sorte”
Un favoloso tesoro scomparso, un ordine religioso violentemente accusato di eresia e di speculazione finanziaria: questo il quadro in cui, il 13 ottobre 1307, il re di Francia, Filippo il Bello, lancia contro l’Ordine dei Templari un’operazione poliziesca senza precedenti nella storia. Come si spiega questa brutale decisione di distruggere gli antichi e valorosi eroi delle Crociate?
Quali sono le esatte motivazioni del re e dei suoi abili consiglieri? Filippo il Bello aveva come obiettivo le ricchezze o i segreti dell’Ordine?