Avete mai pensato a quante sfaccettature ha il vostro carattere? Volete scoprire a quale divinità della Grecia antica assomigliate?
Attraverso gli Specchi potrete indagare la vostra personalità e incontrare un’immagine inaspettata di voi stessi. Potrete percorrere, giocando, un cammino che dalle divinità classiche, attraverso i livelli dell’Io, Super-Io e Es, porta a scoprire le carte che illustrano il vostro modo di essere.
Dipinte ad arte da Momò Calascibetta, evocano figure archetipiche e le rendono moderne; potranno essere lo strumento per condividere con gli amici una riflessione su come appariamo a loro e loro a noi.
Questo è il modo più semplice per introdurre un’opera che raccoglie in sé tre mondi, quello della psicologia, quello classico e quello dell’arte moderna e che offre l’occasione di riflettere sulla nostra personalità e su quegli aspetti del nostro carattere che altrimenti potrebbero rimanere inesplorati.
Non è possibile definire facilmente noi stessi, né farlo definitivamente. La nostra personalità muta continuamente con le nostre esperienze, quando agiamo sul mondo, quando reagiamo a quello che accade intorno a noi, quando siamo soli o quando interagiamo con gli altri. Questi quattro momenti sono alcune delle tappe del percorso, che gli Specchi ci aiuteranno a compiere, lungo il quale incontreremo anche i nostri difetti ed impareremo a conoscere i livelli della nostra psiche.
Una parte di noi, infatti, ci spinge a seguire i nostri desideri e i nostri impulsi, mentre un’altra ci ricorda le norme morali ed etiche imposte dal nostro ambiente culturale. Noi mediamo continuamente fra le loro opposte tensioni e, razionalmente, cerchiamo di realizzare noi stessi, per quanto l’inaccessibile Inconscio ci suggestioni in modo profondo. Gli Specchi riflettono il fascino delle divinità classiche, facendone soggetti delle carte di Momò Calascibetta e incarnazioni di personalità diverse che, per chi vorrà giocare secondo le regole indicate nel libro, si intrecceranno per delineare gli aspetti del nostro carattere.
Le sfumature dell’indole degli dei sono attualizzate non soltanto dal meccanismo del gioco ma anche dalle immagini dell’artista che è conosciuto per la sua evidente originalità e per la sua capacità di osservare la società moderna. Le scelte cromatiche di Momò e l’accostamento di alcuni elementi apparentemente tra loro lontani, stimolano l’introspezione e rendono accessibile il mistero che naturalmente deriva dall’osservazione della natura del nostro intimo. L’opera, così strutturata, fornisce nozioni documentate dei miti antichi e della psicanalisi. Le immagini delle carte sono non soltanto un’effige di un archetipo, ma un dipinto d’autore in miniatura e Il gioco illustrato nel libro, stimola la riflessione e fornisce una descrizione della nostra personalità. Diventa uno strumento utile per riflettere su noi stessi in più occasioni, scoprire come siamo mutati e condividere con i nostri amici l’impressione reciproca del nostro modo di essere ed apparire.
Gli autori vi invitano a specchiarvi in questa opera e a scoprire qualcosa di sorprendente.
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