Chi crede che l’arte della miniatura sia sparita alla fine del Medioevo si sbaglia di grosso. Nell’est europeo questa tecnica raffinata è proseguita sino ai nostri giorni, tanto che viene insegnata nelle Accademie di Belle Arti.
Anche se la miniatura è confinata perlopiù nei centri monastici ce qualche artista che la “attualizza” producendo opere originali. Uno di questi è Atanas Alexander Atanassov, un brillante pittore bulgaro a cui Lo Scarabeo ha affidato il difficile compito di riprodurre quello che è certamente il più famoso mazzo di carte miniate: i Tarocchi dei Visconti-Sforza. Gli originali sono oggi conservati in parte alla Pier-pont Morgan Library di New York, in parte all’Accademia Carrara di Bergamo, in parte nella collezione privata della famiglia Colleoni di Bergamo. Quest’opera venne realizzata poco dopo il 1450 da un ignoto artista lombardo, forse legato alla scuola di Francesco Zavattari, per conto del nuovo Signore di Milano Francesco Sforza (41466), da poco tempo salito al potere in seguito al matrimonio con Bianca Maria Visconti, figlia naturale del Duca Filippo Maria (t 1447).
Purtroppo il mazzo diviso tra Bergamo e New York è incompleto in quanto mancano quattro carte: Diavolo, Torre, 3 di Spade e Cavallo di Denari. Le figure mancanti sono state realizzate ispirandosi ad analoghe figure della stessa epoca; in particolare, per il Diavolo e la Torre il nostro artista si è basato sul cosiddetto “Foglio Rosenwald” (Parigi, Musée du Louvre) stampato a Bologna alla fine del Quattrocento.