Un antico e originale mazzo di carte divinatorie appartenuto a una autentica strega vissuta nella toscana del XIX secolo.
Questo affascinante mazzo di carte proviene direttamente dal corredo personale originale di una cartomante vissuta nell’entroterra fiorentino tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Nello stesso periodo dunque in cui il noto studioso Charles G. Leland svolgeva le sue interessanti e preziose ricerche relative alla sopravvivenza di culti e credenze magiche di impronta etrusco-romana perpetuatisi ininterrottamente per secoli, più o meno segretamente, nelle occulte terre della Toscana-Romagna.
Non sappiamo se la nostra strega-cartomante facesse parte di quel singolare e riservatissimo sodalizio che vedeva ancora riuniti sul finire dell’Ottocento gli adepti di una fede lontana, ormai dimenticata dai più. Sappiamo però che nelle campagne in cui viveva era considerata una strega buona, che oltre a fare le carte operava guarigioni tramite il dono della segnatura, derivatole di diritto dalla nascita in quanto settimina (settima figlia), o ricorrendo alla conoscenza di erbe e altri rimedi medicinali naturali. Parlava inoltre con gli spiriti (non in senso spiritico ma sciamanico), ed era esperta in pratiche magiche per levare il malocchio e incantesimi per ogni necessità.
Dunque una strega autentica, erede isolata forse di una tradizione il cui patrimonio di valori, miti e divinità ancora oggi continua ad essere oggetto di studio, di analisi e di vivace interesse – e non solo culturale o folklorico – da parte di molti appassionati e ricercatori.
La particolarità che caratterizza questo straordinario mazzo di carte è il significato divinatorio apposto ad ognuna di esse, secondo l’interpretazione della stessa strega-cartomante. Una nota distintiva che rende queste magiche carte – che per un’intera vita hanno visto materializzarsi tra le mani della veggente tante gioie, dolori, speranze e interrogativi quotidiani di innumerevoli persone – non solo un documento e una testimonianza di indubbio interesse, ma anche e soprattutto un prezioso e utile ‘strumento’ divinatorio, genuino quanto autorevole nel proprio genere, salvato alla distruzione e all’oblio del tempo.